Le stampanti ink-jet necessitano spesso della routine di pulizia delle testine. Questa viene avviata in automatico ogni volta che si accende la stampante, in modo da avere sempre il massimo della qualità di stampa, ma se necessario può essere avviata dal pannello di controllo. Ma come funziona? Il procedimento è semplice: la stampante fa scorrere dell' inchiostro attraverso gli ugelli di stampa, e contemporaneamente la testina compie dei piccoli movimenti di sfregamento contro una spugnetta, che appunto assorbe questo inchiostro. Quando la spugnetta è satura, la stampante si blocca e richiede la sostituzione dell' assorbitore. Sul web è possibile trovare delle "soluzioni" che provano ad aggirare il blocco, ma sono tutte farraginose e generiche, e non risolvono il problema. Fra l'altro, quando anche si riuscisse a far ripartire la stampante, la spugna non potrebbe comunque assorbire di più, e si potrebbero avere delle fuoriuscite di inchiostro dal fondo della stampante.
L'unica soluzione è far sostituire l'assorbitore presso un centro assistenza autorizzato (ma è bene richiedere un preventivo).
ingrosso e dettaglio toner compatibili e originali. Assistenza tecnica su stampanti e fax laser, monocromatici e a colori.
mercoledì 19 dicembre 2018
sabato 1 dicembre 2018
lunedì 19 novembre 2018
come funziona la stampa laser
Una animazione del processo di stampa in una stampante laser a colori. Audio in inglese, ma il procedimento è illustrato molto chiaramente.
credits: Static Control
giovedì 8 novembre 2018
Stampanti laser: importanza della vaschetta di recupero del toner di scarto.
Durante la stampa rimane un leggero strato di polvere sul tamburo (drum). Questo residuo può essere eliminato dalla stampante in due modi diversi: molte macchine monocromatiche utilizzano cartucce di stampa con apposito comparto destinato a questo scopo.
In questo caso la polvere di scarto (waste toner) viene smaltita assieme alla cartuccia una volta esaurita.
La presenza di uno scomparto dedicato a questo scopo comporta alcuni svantaggi. Vediamone alcuni. 1. innanzitutto le dimensioni delle cartucce: nella corsa continua a miniaturizzare le stampanti, un volume in più diventa un intralcio.
2. aumento dei costi di produzione. Più materiale = più costi e tempi più lunghi.
3. Possibilità di dispersione della polvere nell' ambiente.
4. Maggiore inquinamento.
Altri modelli di stampanti laser (specialmente se a colori) convogliano la polvere di scarto in un contenitore o vaschetta di recupero. In questa maniera è possibile utilizzare cartucce dalle dimensioni più contenute e dai costi di produzione più bassi. Si evita così anche il rischio della dispersione accidentale della polvere, ad esempio quando si sostituisce il toner esaurito.
Le stampanti che utilizzano questo sistema "avvisano" con un messaggio quando è il momento di sostituire il contenitore. E' importante non sottovalutare questo messaggio, e non rinviare la sostituzione del contenitore (che di norma costa pochissimo): continuare a stampare a lungo dopo che si è visualizzato il messagio può compromettere sia la qualità delle stampe, sia la "buona salute" della stampante. E' vero che si può bypassare il segnale o semplicemente ignorarlo, ma ciò può comportare la fuoriuscita della polvere di scarto che, disperdendosi nella stampante oltre che nell' ambiente (con i rischi conseguenti) può danneggiare il tamburo di stampa o il fusore o provocare inceppamenti della carta. Ecco un esempio (estremo) di vaschetta utilizzata ben oltre l' avviso.
In questo caso la polvere di scarto è addirittura fuoriuscita dal contenitore e ha danneggiato il fusore, una delle parti più costose della stampante.
martedì 7 agosto 2018
non solo ink-jet e laser: stampanti a inchiostro solido.
C'è una terza tipologia di stampanti, ancora poco o quasi per niente conosciuta: la stampa a inchiostro solido (detta anche "a sublimazione"), che utilizza stick di colore solidi, generalmente a base di cera e coloranti naturali. Questa tecnologia offre una qualità di stampa eccezionale, e può essere utilizzata su diversi tipi di supporto oltre la carta. Altro argomento a favore di queste stampanti è l'aspetto ecologico: gli stick, oltre ad essere composti da materiali naturali, non sono contenuti in supporti a perdere come le cartucce ink-jet e i toner, quindi troveremo meno materiale di scarto in giro. Tuttavia, per quanto questa tecnologia abbia ormai più di trenta anni, stenta a decollare a causa dei costi elevati delle stampanti (dagli 800 euro in su).
martedì 10 luglio 2018
LE CARTUCCE INK JET: COMPATIBILI O RIGENERATE?
Di tutte (o quasi) le cartucce a getto d'inchiostro esistono ormai da tempo le compatibili nuove. Nonostante le varie cause civili intentate da Epson e Canon, i produttori orientali non hanno mai smesso di produrle, anche perchè non raramente quelle cause le hanno vinte.
Perchè una cartuccia ink-jet si possa definire compatibile deve essere "nuova di fabbrica", vale a dire non deve essere una cartuccia esaurita rigenerata: fino a una decina d'anni fa si rigeneravano un po' tutte le ink-jet, con risultati spesso insoddisfacenti se non disastrosi. Oggi il mercato offre compatibili per quasi tutte le stampanti a getto d'inchiostro, con una gamma di spesa molto ampia anche per la stessa tipologia di cartuccia, ma in ogni caso con un prezzo assai inferiore rispetto alle equivalenti originali.
Non esistono invece cartucce compatibili per alcuni modelli di stampanti HP e Canon: sono quelle stampanti che utilizzano una cartuccia per il nero e una per i tre colori. Queste cartucce si riconoscono per la presenza della testina in rame, il cui circuito stampato è coperto da brevetto e non può quindi essere replicato. Per ovviare al costo elevato delle originali, è possibile acquistare cartucce rigenerate, ovvero cartucce usate ricaricate. Trattandosi di un lavoro artigianale, la differenza di prezzo rispetto alle originali non è così elevata come nel caso delle cartucce compatibili (che sono un prodotto industriale), ma tuttavia è possibile risparmiare mediamente il 40-50%.
Per quanto riguarda la qualità di stampa delle ink-jet compatibili e di quelle rigenerate, rimandiamo a un prossimo post.
Perchè una cartuccia ink-jet si possa definire compatibile deve essere "nuova di fabbrica", vale a dire non deve essere una cartuccia esaurita rigenerata: fino a una decina d'anni fa si rigeneravano un po' tutte le ink-jet, con risultati spesso insoddisfacenti se non disastrosi. Oggi il mercato offre compatibili per quasi tutte le stampanti a getto d'inchiostro, con una gamma di spesa molto ampia anche per la stessa tipologia di cartuccia, ma in ogni caso con un prezzo assai inferiore rispetto alle equivalenti originali.
Non esistono invece cartucce compatibili per alcuni modelli di stampanti HP e Canon: sono quelle stampanti che utilizzano una cartuccia per il nero e una per i tre colori. Queste cartucce si riconoscono per la presenza della testina in rame, il cui circuito stampato è coperto da brevetto e non può quindi essere replicato. Per ovviare al costo elevato delle originali, è possibile acquistare cartucce rigenerate, ovvero cartucce usate ricaricate. Trattandosi di un lavoro artigianale, la differenza di prezzo rispetto alle originali non è così elevata come nel caso delle cartucce compatibili (che sono un prodotto industriale), ma tuttavia è possibile risparmiare mediamente il 40-50%.
Per quanto riguarda la qualità di stampa delle ink-jet compatibili e di quelle rigenerate, rimandiamo a un prossimo post.
lunedì 9 luglio 2018
stampanti laser e salute: evitiamo il terrorismo
Da anni si discute se le emissioni delle stampanti e fotocopiatrici laser siano nocive per la salute. Riporto di seguito alcune parti delle conclusioni e raccomandazioni del Testo Unico per la Sicurezza, che potete trovare per esteso sul sito http://www.testo-unico-sicurezza.com/rischio-fotocopiatrici-stampanti-toner.html. Nel titolo ho usato il termine "terrorismo" perchè in diverse occasioni ho notato che alcuni produttori o venditori utilizzano termini terroristici (tumore, tossicità, ecc.) con l'unico scopo di sminuire la merce altrui. Purtroppo in questo campo non ci sono ancora sufficienti certificazioni di qualità, e l'unico consiglio generale che è possibile dare è quello di sostituire le macchine obsolete e soprattutto evitare di utilizzare toner estremamente economici (a questo proposito rimando al mio post specifico qualità dei toner compatibili: tre tipologie di massima).
"Stampanti laser e fotocopiatrici possono emettere piccole quantità di polvere, composti organici volatili (COV) e ozono. Grazie al progresso tecnico, in molti dispositivi moderni (tecnica a transfer roller) oggi l’ozono praticamente non è più presente.
Per quanto riguarda le emissioni di polveri, possono essere sia polveri di carta, sia polveri di toner, anche se la percentuale delle polveri di carta è di gran lunga maggiore. I toner sono costituiti da piccolissime particelle di materia termoplastica (copolimeri stirolo-acrilato, nelle stampanti ad alto rendimento in parte poliestere), che si fissano sulla carta per fusione. Come pigmenti coloranti, nei toner neri si utilizza il nerofumo ("carbon black" o nerofumo per uso industriale) o l’ossido di ferro, nei toner in altri colori invece si utilizzano pigmenti organici. Oltre a questi componenti principali, i toner comprendono diversi coadiuvanti come cera, acido silicico (diossido di silicio amorfo come antiagglomerante) e, in parte, anche piccole quantità di sali metallici per controllare le proprietà elettromagnetiche.
Tossicità
Per la sua composizione, la polvere di toner è una sostanza non biodisponibile e biologicamente ha un comportamento pressoché inerte. In concentrazioni vicine a quelle reali, in caso di inalazione, ingestione e contatto con la pelle, la polvere di toner non presenta tossicità acuta specifica. In caso di accumulo di particelle di toner nel tessuto polmonare di animali da laboratorio dopo un’inalazione di lunga durata di concentrazioni elevate di toner, sono state confermate polmoniti croniche e crescita del tessuto polmonare (fibrosi).
I toner hanno un effetto cancerogeno?
I toner normalmente utilizzati oggi non sono mutageni . Gli studi più recenti condotti con metodi citogenetici sollevano la questione se le emissioni delle fotocopiatrici possano avere un effetto genotossico; a questo riguardo sono necessarie ulteriori indagini.
Dal momento che l’uso di stampanti laser e fotocopiatrici è connesso a una scarsa esposizione all’inalazione di toner, non si devono temere effetti cancerogeni. Naturalmente non si può escludere un effetto cancerogeno delle polveri di toner, ma, allo stato attuale delle conoscenze, tale effetto non può essere giudicato probabile.
Risultati delle misurazioni
Per la valutazione di un effetto potenzialmente nocivo delle polveri di toner, sono importanti le emissioni effettivamente liberate nelle operazioni di copia e di stampa. Queste emissioni dipendono non solo dalla composizione del materiale del toner, ma anche da un gran numero di fattori diversi, per esempio il tipo di cartuccia, la temperatura d’esercizio, la velocità di copia, la durata dell’utilizzo della fotocopiatrice e una serie di altri fattori.
L’Istituto professionale tedesco per la sicurezza sul lavoro BIA, in Germania, ha effettuato misurazioni estese durante il funzionamento di stampanti in bianco e nero e di stampanti a colori. Le misurazioni effettuate nei locali adibiti a ufficio hanno dimostrato che la concentrazione di polvere inalabile è tra 60 e 80 μg/m3circa, indipendentemente dal fatto che vengano utilizzate stampanti laser o fotocopiatrici. Le misurazioni di polvere di toner, cobalto e nichel hanno mostrato che la concentrazione di polvere nella zona di respirazione dei lavoratori era inferiore a quella dell’aria esterna.
Durante l’uso, fotocopiatrici e stampanti rilasciano nell’aria ambiente anche composti organici volatili (COV). Le concentrazioni misurate nell’aria ambiente si collocano tutte pressappoco nell’ordine dell’inquinamento di fondo della popolazione generale, quindi a quella stessa concentrazione alla quale attualmente l’uomo è esposto attraverso l’ambiente. Pertanto, sono ampiamente al di sotto del valore limite di esposizione professionale per le rispettive singole sostanze.
Negli studi più recenti con monitoraggio biologico non è stata dimostrata una contaminazione maggiore dell’organismo, in riferimento ai metalli pesanti e ai componenti di solventi, neppure in caso di uso intensivo di questi dispositivi.
Raccomandazioni
Rispettare scrupolosamente le istruzioni riportate nel manuale d’uso del fabbricante
Collocare gli apparecchi in un locale ampio e ben ventilato
Installare le apparecchiature di elevata potenza in un ambiente separato e, se necessario, dotare questo ambiente di un impianto di aspirazione locale
Non direzionare le bocchette di scarico dell’aria verso le persone
Sottoporre gli apparecchi a manutenzione regolare
Optare per sistemi di toner chiusi
Sostituire le cartucce del toner secondo le indicazioni del fabbricante e non aprirle a forza
Rimuovere la sporcizia provocata dal toner con un panno umido; lavare le parti principali imbrattate dal toner con acqua e sapone; se il toner viene a contatto con gli occhi, lavare con acqua per 15 minuti. Se il toner viene a contatto con la bocca, sciacquarla con grandi quantità di acqua fredda. In linea di massima, non utilizzare acqua calda o bollente (i toner diventano appiccicosi).
Eliminare scrupolosamente e con cautela la carta inceppata per non sollevare inutilmente polvere.
Provvedimenti in caso di esposizione elevata a polvere di toner (guasti, manutenzione e riparazione).
Quando si sostituiscono le cartucce di stampa e durante la pulizia e la manutenzione degli apparecchi, si possono verificare brevi emissioni di polvere di toner. Le persone che svolgono queste attività frequentemente o abitualmente, pertanto, possono essere esposte in misura più massiccia alla polvere di toner. Per questa ragione, nei confronti di queste persone è necessario prendere i provvedimenti adeguati a ridurre l’inalazione di polvere di toner. Le misure principali sono:
pulizia degli apparecchi con un aspirapolvere testato, non pulire gli apparecchi soffiando con aria compressa."
"Stampanti laser e fotocopiatrici possono emettere piccole quantità di polvere, composti organici volatili (COV) e ozono. Grazie al progresso tecnico, in molti dispositivi moderni (tecnica a transfer roller) oggi l’ozono praticamente non è più presente.
Per quanto riguarda le emissioni di polveri, possono essere sia polveri di carta, sia polveri di toner, anche se la percentuale delle polveri di carta è di gran lunga maggiore. I toner sono costituiti da piccolissime particelle di materia termoplastica (copolimeri stirolo-acrilato, nelle stampanti ad alto rendimento in parte poliestere), che si fissano sulla carta per fusione. Come pigmenti coloranti, nei toner neri si utilizza il nerofumo ("carbon black" o nerofumo per uso industriale) o l’ossido di ferro, nei toner in altri colori invece si utilizzano pigmenti organici. Oltre a questi componenti principali, i toner comprendono diversi coadiuvanti come cera, acido silicico (diossido di silicio amorfo come antiagglomerante) e, in parte, anche piccole quantità di sali metallici per controllare le proprietà elettromagnetiche.
Tossicità
Per la sua composizione, la polvere di toner è una sostanza non biodisponibile e biologicamente ha un comportamento pressoché inerte. In concentrazioni vicine a quelle reali, in caso di inalazione, ingestione e contatto con la pelle, la polvere di toner non presenta tossicità acuta specifica. In caso di accumulo di particelle di toner nel tessuto polmonare di animali da laboratorio dopo un’inalazione di lunga durata di concentrazioni elevate di toner, sono state confermate polmoniti croniche e crescita del tessuto polmonare (fibrosi).
I toner hanno un effetto cancerogeno?
I toner normalmente utilizzati oggi non sono mutageni . Gli studi più recenti condotti con metodi citogenetici sollevano la questione se le emissioni delle fotocopiatrici possano avere un effetto genotossico; a questo riguardo sono necessarie ulteriori indagini.
Dal momento che l’uso di stampanti laser e fotocopiatrici è connesso a una scarsa esposizione all’inalazione di toner, non si devono temere effetti cancerogeni. Naturalmente non si può escludere un effetto cancerogeno delle polveri di toner, ma, allo stato attuale delle conoscenze, tale effetto non può essere giudicato probabile.
Risultati delle misurazioni
Per la valutazione di un effetto potenzialmente nocivo delle polveri di toner, sono importanti le emissioni effettivamente liberate nelle operazioni di copia e di stampa. Queste emissioni dipendono non solo dalla composizione del materiale del toner, ma anche da un gran numero di fattori diversi, per esempio il tipo di cartuccia, la temperatura d’esercizio, la velocità di copia, la durata dell’utilizzo della fotocopiatrice e una serie di altri fattori.
L’Istituto professionale tedesco per la sicurezza sul lavoro BIA, in Germania, ha effettuato misurazioni estese durante il funzionamento di stampanti in bianco e nero e di stampanti a colori. Le misurazioni effettuate nei locali adibiti a ufficio hanno dimostrato che la concentrazione di polvere inalabile è tra 60 e 80 μg/m3circa, indipendentemente dal fatto che vengano utilizzate stampanti laser o fotocopiatrici. Le misurazioni di polvere di toner, cobalto e nichel hanno mostrato che la concentrazione di polvere nella zona di respirazione dei lavoratori era inferiore a quella dell’aria esterna.
Durante l’uso, fotocopiatrici e stampanti rilasciano nell’aria ambiente anche composti organici volatili (COV). Le concentrazioni misurate nell’aria ambiente si collocano tutte pressappoco nell’ordine dell’inquinamento di fondo della popolazione generale, quindi a quella stessa concentrazione alla quale attualmente l’uomo è esposto attraverso l’ambiente. Pertanto, sono ampiamente al di sotto del valore limite di esposizione professionale per le rispettive singole sostanze.
Negli studi più recenti con monitoraggio biologico non è stata dimostrata una contaminazione maggiore dell’organismo, in riferimento ai metalli pesanti e ai componenti di solventi, neppure in caso di uso intensivo di questi dispositivi.
Raccomandazioni
Rispettare scrupolosamente le istruzioni riportate nel manuale d’uso del fabbricante
Collocare gli apparecchi in un locale ampio e ben ventilato
Installare le apparecchiature di elevata potenza in un ambiente separato e, se necessario, dotare questo ambiente di un impianto di aspirazione locale
Non direzionare le bocchette di scarico dell’aria verso le persone
Sottoporre gli apparecchi a manutenzione regolare
Optare per sistemi di toner chiusi
Sostituire le cartucce del toner secondo le indicazioni del fabbricante e non aprirle a forza
Rimuovere la sporcizia provocata dal toner con un panno umido; lavare le parti principali imbrattate dal toner con acqua e sapone; se il toner viene a contatto con gli occhi, lavare con acqua per 15 minuti. Se il toner viene a contatto con la bocca, sciacquarla con grandi quantità di acqua fredda. In linea di massima, non utilizzare acqua calda o bollente (i toner diventano appiccicosi).
Eliminare scrupolosamente e con cautela la carta inceppata per non sollevare inutilmente polvere.
Provvedimenti in caso di esposizione elevata a polvere di toner (guasti, manutenzione e riparazione).
Quando si sostituiscono le cartucce di stampa e durante la pulizia e la manutenzione degli apparecchi, si possono verificare brevi emissioni di polvere di toner. Le persone che svolgono queste attività frequentemente o abitualmente, pertanto, possono essere esposte in misura più massiccia alla polvere di toner. Per questa ragione, nei confronti di queste persone è necessario prendere i provvedimenti adeguati a ridurre l’inalazione di polvere di toner. Le misure principali sono:
pulizia degli apparecchi con un aspirapolvere testato, non pulire gli apparecchi soffiando con aria compressa."
la stampante laser: un po’ di cose che è bene conoscere.
Le stampanti laser utilizzano cartucce a polvere di toner, e per questo
motivo, al contrario di quelle a getto d’inchiostro, sono sempre pronte
per la stampa: la polvere non evapora, non si consolida, non ci sono
perdite. Anche se resta inattiva per anni, la stampante laser è sempre
pronta all’uso.
Pochi consigli:
1. la “buona salute” della stampante è legata essenzialmente alla qualità della cartuccia di toner. Se non volete utilizzare i toner originali perché troppo costosi, potete scegliere tra i produttori indipendenti di toner compatibili, i quali offrono un ampio ventaglio di prezzi. Un consiglio di massima è quello di evitare però le “occasioni” e i prezzi eccessivamente bassi: per motivi di concorrenza molti produttori indipendenti utilizzano materie prime di bassa qualità. Le stampe ottenute con questi prodotti sono generalmente inferiori come numero di copie e come qualità. Inoltre questa cartucce rilasciano residui di polvere all’interno delle stampanti, e possono provocare danni seri. Nell’acquisto, regolatevi su prodotti che offrano un buon risparmio rispetto all’originale (circa il 50%) ma soprattutto che siano compatibili veri e non rigenerati o ricaricati.
2. Differenza tra toner compatibili e toner rigenerati: i primi sono prodotti del tutto nuovi, mentre i secondi sono toner usati a cui è stata ricaricata la polvere e, se il lavoro è stato fatto bene, sono state ripristinate le parti usurate (a questo punto è questione di fiducia.)
3. Se la carta si inceppa: spegnete la stampante, aspettate due minuti che si raffreddi, e tirate via il foglio lentamente, per evitare strappi.
4. Nel sostituire il toner usato, assicuratevi di togliere eventuali protezioni su quello nuovo: di norma sono piccoli nastri o parti in plastica di colore arancione.
5. Se sostituendo il toner dovesse fuoriuscire della polvere, non utilizzate aspirapolveri domestici o bombolette di aria compressa: usate un pennellino.
6. Se durante la stampa notate che dalla stampante sale del vapore, non vi preoccupate: è normale, dipende dall’umidità della carta.
Per altre info o consigli potete scriverci qui oppure utilizzare la nostra e-mail assistenza@arcomm.org, o visitare le nostre pagine su Facebook : “arcomm distribuzione” e “cartucce toner e stampanti” .
Pochi consigli:
1. la “buona salute” della stampante è legata essenzialmente alla qualità della cartuccia di toner. Se non volete utilizzare i toner originali perché troppo costosi, potete scegliere tra i produttori indipendenti di toner compatibili, i quali offrono un ampio ventaglio di prezzi. Un consiglio di massima è quello di evitare però le “occasioni” e i prezzi eccessivamente bassi: per motivi di concorrenza molti produttori indipendenti utilizzano materie prime di bassa qualità. Le stampe ottenute con questi prodotti sono generalmente inferiori come numero di copie e come qualità. Inoltre questa cartucce rilasciano residui di polvere all’interno delle stampanti, e possono provocare danni seri. Nell’acquisto, regolatevi su prodotti che offrano un buon risparmio rispetto all’originale (circa il 50%) ma soprattutto che siano compatibili veri e non rigenerati o ricaricati.
2. Differenza tra toner compatibili e toner rigenerati: i primi sono prodotti del tutto nuovi, mentre i secondi sono toner usati a cui è stata ricaricata la polvere e, se il lavoro è stato fatto bene, sono state ripristinate le parti usurate (a questo punto è questione di fiducia.)
3. Se la carta si inceppa: spegnete la stampante, aspettate due minuti che si raffreddi, e tirate via il foglio lentamente, per evitare strappi.
4. Nel sostituire il toner usato, assicuratevi di togliere eventuali protezioni su quello nuovo: di norma sono piccoli nastri o parti in plastica di colore arancione.
5. Se sostituendo il toner dovesse fuoriuscire della polvere, non utilizzate aspirapolveri domestici o bombolette di aria compressa: usate un pennellino.
6. Se durante la stampa notate che dalla stampante sale del vapore, non vi preoccupate: è normale, dipende dall’umidità della carta.
Per altre info o consigli potete scriverci qui oppure utilizzare la nostra e-mail assistenza@arcomm.org, o visitare le nostre pagine su Facebook : “arcomm distribuzione” e “cartucce toner e stampanti” .
qualità dei toner compatibili: tre tipologie di massima
Sul mercato (tradizionale e online) possiamo trovare notevoli differenze di prezzo per la stessa tipologia di toner compatibili. La forbice è talmente ampia che non si può giustificare con le normali strategie di mercato: se, per esempio, cerchiamo online un toner compatibile per Brother TN-2220, troviamo quello della Pelikan a 30,00 euro, ma anche tanti altri molto più economici, fino a 15,00 euro (ma anche meno).
Il prezzo di un toner compatibile è determinato principalmente dal costo industriale della produzione e dalla qualità delle polveri utilizzate (che rappresentano circa il 50% del costo): la qualità delle polveri è basilare: una polvere "economica" rilascia residui nella macchina tali da comprometterne il buon funzionamento nel tempo, produce stampe poco nitide che tendono a sbiadire dopo pochi mesi, ma soprattutto rilasciano elevate emissioni di micro-particelle durante la stampa, cosa di evidente importanza per la salute dell' operatore. In linea di massima i prodotti europei e statunitensi utilizzano polveri di ultima generazione, che rilasciano pochissimi residui nella macchina e quasi zero emissioni di micro-particelle durante la stampa. Questi due fattori, costi aziendali e qualità delle polveri, si possono trovare ovviamente anche nei prodotti orientali di qualità, ma certamente non in quelli estremamente economici, che poi a ben vedere non portano nessun risparmio se poi occorrerà spendere per l'assistenza o per l'acquisto di una stampante nuova.
E' possibile suddividere l' offerta di mercato in tre grandi fasce, in base al prezzo e alla qualità:
FASCIA A: produzione Europa/USA, qualità ottima, compatibilità 100%. Rilascio polveri nella macchina: pari all' originale. Rilascio micropolveri nell' ambiente: pari all' originale. Tenuta della stampa nel tempo: pari all'originale. Disponibilità a magazzino: buona.
FASCIA B: produzione orientale, qualità discreta, compatibilità 80-90%. Rilascio polveri nella macchina: sensibile. Rilascio micropolveri nell' ambiente: sensibile. Tenuta della stampa nel tempo: scarsa. Disponibilità a magazzino: due/tre giorni.
FASCIA C: produzione orientale, qualità economica, compatibilità ???. Rilascio polveri nella macchina: elevato. Rilascio micropolveri nell' ambiente: elevato. Tenuta della stampa nel tempo: molto scarsa. Disponibilità a magazzino: non disponibile.
Il prezzo di un toner compatibile è determinato principalmente dal costo industriale della produzione e dalla qualità delle polveri utilizzate (che rappresentano circa il 50% del costo): la qualità delle polveri è basilare: una polvere "economica" rilascia residui nella macchina tali da comprometterne il buon funzionamento nel tempo, produce stampe poco nitide che tendono a sbiadire dopo pochi mesi, ma soprattutto rilasciano elevate emissioni di micro-particelle durante la stampa, cosa di evidente importanza per la salute dell' operatore. In linea di massima i prodotti europei e statunitensi utilizzano polveri di ultima generazione, che rilasciano pochissimi residui nella macchina e quasi zero emissioni di micro-particelle durante la stampa. Questi due fattori, costi aziendali e qualità delle polveri, si possono trovare ovviamente anche nei prodotti orientali di qualità, ma certamente non in quelli estremamente economici, che poi a ben vedere non portano nessun risparmio se poi occorrerà spendere per l'assistenza o per l'acquisto di una stampante nuova.
E' possibile suddividere l' offerta di mercato in tre grandi fasce, in base al prezzo e alla qualità:
FASCIA A: produzione Europa/USA, qualità ottima, compatibilità 100%. Rilascio polveri nella macchina: pari all' originale. Rilascio micropolveri nell' ambiente: pari all' originale. Tenuta della stampa nel tempo: pari all'originale. Disponibilità a magazzino: buona.
FASCIA B: produzione orientale, qualità discreta, compatibilità 80-90%. Rilascio polveri nella macchina: sensibile. Rilascio micropolveri nell' ambiente: sensibile. Tenuta della stampa nel tempo: scarsa. Disponibilità a magazzino: due/tre giorni.
FASCIA C: produzione orientale, qualità economica, compatibilità ???. Rilascio polveri nella macchina: elevato. Rilascio micropolveri nell' ambiente: elevato. Tenuta della stampa nel tempo: molto scarsa. Disponibilità a magazzino: non disponibile.
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